Ripetitori e trasmettitori telefonici

Le amministrazioni comunali che hanno ammesso l'installazione di un ripetitore telefonico in area urbana, hanno commesso un grave errore.

Nonostante le normative tecniche di parte asseriscano che l'andamento delle onde elettromagnetiche emesse dai mostruosi antennoni spesso installati a ridosso di un condominio e incastrati in un nucleo urbano non siano direzionate verso le finestre delle abitazioni, è possibile comprovare che l'effetto complessivo di interferenza influisce gravemente sullo standard salutistico di aerocontaminazione ammissibile per la normale vivibilità dei luoghi interessati dal range emissivo dell'antenna.

Nelle giornate umide le emissioni elettromagnetiche notoriamente agiscono sul N02 dell'aria trasformandolo in O3 cancerogeno.

L'invasione molecolare di O3 prodotto a catena di tutta l'aria sottostante l'antenna è quindi inevitabile, ma questa valutazione paramentrica è assente dalle relazioni tecniche che determinano l'ammissibilità dell'installazione dell'antenna ripetore nello spazio urbano residenziale.

I dati denunciabili sono rilevabili da apposite analisi laboratoriali effettuate mediante metodi strumentali specifici.

La regione e gli enti territoriali devono attivarsi immediatamente per ordinare la revisione delle valutazioni tecniche delle installazioni tecnologiche onde evitare la creazione di una giungla di interferenze nocive per la vita umana, esternando queste installazioni all'esterno dei nuclei urbani, e adeguando opportunamente i parametri di V.A.S.


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